lunedì 26 dicembre 2011

Armonie

Avvolta nella tua essenza,
mi stringo alla tua calda mano traendo forza e volontà
per seguirti nella strada di rovi dove conduci.
I miei occhi si perdono nella immensità dei tuoi
lasciando che il mio io abbandoni
la sua propria volontà e si accordi con la tua,
cullandomi nel tuo abbraccio.
(Tua)


mercoledì 21 dicembre 2011

Tu

Tu...Tu il mare in cui nuoto.
Tu l'immensità dove mi perdo.
Tu la guida a cui tengo la mano.
Tu la mano che scrive in me.
Tu il cielo il cui volo.

 

Quando ti guardo negli occhi mi perdo nel tuo infinito. Quando ti sento lontano mi perdo nella tua essenza, quando ti Sento mi perdo in te. Quando ti distanzi dopo lo smarrimento iniziale, ti ritrovo in tutto ciò che faccio, perchè non esiste niente che non ti rappresenti. Sei il Tutto che mi circonda, sei in Tutto quello che io compio, sei in Tutto quello che io sento, sei in tutto perchè tu sei il mio Tutto.


"Dirti ciò che ho fatto, non significa dirti ciò che io sono.
(Gibran Khalil Gibran)

Lo specchio



Mi guardo allo specchio. Occhi fissano i miei occhi. Tutto è sfocato. Un pensiero, un desiderio vado ad esprimere. Lo scaglio al cielo, su sempre più in alto. Destinato a raggiungere le vette della terra che non c’è. Poi quiete. Tutto si ferma. Torno al presente. Guardo nei miei occhi e li sono. Il mio volto. La mia essenza e tu dietro me con la tua mano posata sulla spalla a rendere reale una semplice illusione.

sabato 17 dicembre 2011

Io in te, tu in me.


Voglio una parte di te in me e una di me in te
uniti da un profondo legame divisa da due corpi distinti.
Un essere, una volontà una unità che cammina insieme,
separati ma uniti.
Noi siamo due, noi siamo uno.
Io in te, tu in me.
Il mio cuore batte al ritmo con il tuo,
tu dai il tempo come il diapason e io l’artista che segue
le direzioni del maestro.
Noi siamo due, noi  siamo uno. Io in te, tu in me.
Due anime che battono, due anime che si rincorrono.
Tu che stuzzichi e io che ti inseguo per  raggiungerti.
Noi siamo due, noi siamo uno.
Io in te, tu in me.
Uniti ma distinti.
Legati ma separati.
Due cuori un battito.
Due artisti una sinfonia.
Tu in me io in te …
Per sempre insieme,
per sempre separati,
Per sempre uniti,
Per sempre.

lunedì 12 dicembre 2011

Attimi di dolore e amore

Tua per sempre
prigioniera di catene dure e dolorose
come il filo spinato.

Tuo il mio cuore,
stretto in un morsa 
che non avrà mai fine.
Tuo il mio corpo, 
che solo a te 
sarà concesso di possedere.

Tua per sempre,
unita a te dall'amore
che il mio cuore sente.

Tua per sempre,
unita a te 
da catene invisibili.






Nella terra del dove...

Nella terra del dove, tutto ha un senso. Un senso che con la ragione possiamo afferrare. Nella terra al di la nulla a senso con gli occhi. I soli occhi non sono in grado di farci vedere le sfumature, non sono in grado di farci vedere ciò che il cosciente nasconde anche a noi stessi. Guardare con gli occhi della mente, guardare con gli occhi del cuore, guardare con altri occhi permette di vedere al di la del visibile, oltre l'invisibile portandoti a essere ciò che sei. Trovare la propria strada su un percorso di luce è come danzare nel vento irradiata da un raggio di sole e al ritmo di mille flauti che suonano ricordando melodia di acqua cadente. Trovare la propria strada nel buio è come camminare in punta di piedi e aprirsi al mondo con tutti i sensi, siamo costretti ad illuminare della nostra luce il cammino ed esser faro per portarci alla meta. Il tutto è cosparso di acqua piangente e il vento scompiglia in noi la nostra stessa essenza facendo svanire certezze conquistate e imponendoci di rimettere in gioco noi stessi costantemente fino a riuscir alla fine a brillar di luce propria perché non ci sarà più ne luce ne buio ma saremo parte di un tutto e il tutto sarà in noi e noi in lui. 




Notte e Giorno

"Chi sei?" "Sono io." Sussurò una voce nel buio.
"Cosa vuoi?" "Voglio te in tutti i tuoi lati dolce bambina"
"Ma chi sei?" "Sono il lato oscuro di te!"
"Il lato oscuro di me?" "Si, sono la notte al tuo giorno."
"Cosa vuoi dire?" "Ogni luce ha un lato oscuro, io sono il tuo."
"Ma io non sono luce!" "No? Non sei luce dolce bambina? Tu piangi quando io rido, tu accogli in te la mia oscurità facendo di lei luce. Tu raccogli dolore dove io lo disperdo. Tu voli quando io tengo il controllo. Tu disperi e fai di me dolcezza. Tu ti arrendi e fai di me il tuo padrone. Tu accogli il dolore che io voglio dare con la gioia e il sacrificio, sapendo che ciò placherà la mia anima, mentre io accolgo il tuo urlo e il tuo richiamo di dolore, umiliazione, dominio, sapendo che questo poterò il mio piacere e placherà ancora per un po' la tua natura conducendola nella grande luce. Tu sei il lato di luce alla mia oscurità. Tu sei mia, sei la mia metà. Non può esserci padrone senza schiava. Non può esserci schiava senza padrone. Non può esserci la notte senza un giorno."